martedì 24 aprile 2007

Omaggio a Alberto Grifi


Un ricordo per Alberto Grifi.

Mai come oggi le tecnologìe comunicative, videocamere e computer, sono state simili al sistema occhio-cervello: i pixel del ccd come i fotorecettori retinici, gli integrati dei computer come i sistemi neuronali.
Con mio figlio, qualche anno fa, avevamo messo in rete le urla dei maiali elettrificati e sgozzati in un mattatoio. Contro la presunzione che il denaro ha di semiotizzare tutto l'esistente nella ridondanza elettronica di quel mercato che è internet, noi immettevamo il rumore di fondo del dolore e dello sfruttamento.
Aldo Braibanti mi spiegava che le formiche hanno la capacità di unirsi in una super-unità, formata anche da venti milioni di individui, disponendosi fra loro secondo un disegno simile a un grosso centro nervoso, producendo, esperienza a noi sconosciuta, un pensiero collettivo. Spesso sono tentato di immaginare la struttura delle reti telematiche (quelle che attualmente permettono l'invisibilità alla mondializzazione del capitalismo) "detournata" dalla sovversività e dalle tensioni della controcultura, dove l'intelligenza alternativa che oggi occupa le piazze e le "aree dismesse", sia capace di occupare le reti planetarie a un livello più alto e formare un corpo collettivo capace non solo di lottare contro il lavoro salariato e contro lo sfruttamento, ma anche capace di configurare una nuova coscienza antagonista a quella denaro-centrica, che si abitui a considerare il nostro pianeta come una creatura vivente formata da condizioni biologiche e libido differenti fra loro, tante quante sono le innumerevoli forme di vita che ne costituiscono la totalità dell'esistenza.
Alberto Grifi

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